La tecnologia delle iniezioni consiste nell’iniettare nel terreno opportune miscele per migliorarne le caratteristiche meccaniche.
Una possibile soluzione tecnica consiste nell’iniettare miscele attraverso le aste di perforazione (ìn avanzamento o in estrazione) utilizzando anche, nel caso sia richiesta un’armatura portante in acciaio, barre autoperforanti a filettatura continua.
Nel caso in cui si debbano trattare terreni con permeabilità medio bassa — bassa , sino a sabbie fini, si utilizza normalmente la tecnica delle iniezioni forzate, intersecando il terreno pseudo impermeabile con vene e reticolazioni cementizie.
In questo caso la procedura operativa normalmente utilizzata è di:
- eseguire la perforazione
- introdurre nel foro un tubo valvolato provvisto ad intervalli regolari di fori ricoperti da valvole di non ritorno in gomma
- riempire l’intercapedine esterna con una miscela cementizia a bassa resistenza (guaina)
- eseguire una iniezione in pressione localizzata in corrispondenza di ogni singola valvola per mezzo di un otturatore. La miscela di iniezione solleva la valvola e si diffonde nel terreno circostante. Normalmente nella prima fase si inietta un volume controllato di miscela per riempire i vuoti più grossolani, nelle fasi successive si rifinisce l’iniezione con miscele più penetranti.
- lavare l’interno del tubo valvolato , rendendo quindi possibile riprendere le iniezioni anche in tempi successivi.
L’utilizzo dell’autoperforante valvolato ARCO consente, non solo di velocizzare l’operazione di introduzione del tubo contemporaneamente alla perforazione, ma anche di agevolare l’infissione del tubo valvolato in terreni sciolti che tendono a collassare, oppure in presenza di contropressioni di acqua nel foro.
Caratteristiche:
- Filetto delle barre autoperforanti lavorato al tornio per lasciare l’interno liscio, e consentire l’aderenza ottimale dell’otturatore
- I fori posti ad intervalli regolari sono “chiusi” con una resina poliuretanica iniettata a caldo che garantisce la tenuta in pressione del fluido di spurgo sino a circa 20 Bar. Una volta terminata l’operazione di infissione nel terreno il “tappo” di resina viene fatto saltare con un colpo di pressione a circa 40 Bar
- I fori di iniezione sono ricoperti da una valvola di non ritorno in gomma, protetta da due anelli di acciaio pressati, come un tubo a manchette tradizionale
- All’interno del bit di perforazione viene alloggiata una valvola di non ritorno che impedisce l’ingresso di acqua e/o sabbia durante l’aggiunta delle barre